Se stai pianificando una visita al meraviglioso arcipelago maltese, ecco 5 cose che potrai fare gratis (o quasi)!
1. Ammirare i “Gallarija”
I tipici balconi colorati maltesi riempiono di allegria le strade de La Valletta e delle altre principali città dell’isola. Di solito sono in legno intagliato e decorato, che incornicia grandi vetrate, e somigliano molto ai “mashrabiya” del mondo islamico. Il termine “Gallarija” rimanda alla parola italiana “galleria”, da cui deriverebbe, per indicare un passaggio coperto. I balconi sono di diverse fattezze, più o meno elaborati e sembrerebbero risalire addirittura al 1675!
2. Raggiungere le “Tre città” a bordo di un “luzzu”
Dagli Upper Barakka Gardens si ha la possibilità di prendere l’ascensore verso il porto (il biglietto è di 1 euro, che comprende anche il ritorno). Qui ci si potrà imbarcare alla volta delle Tre Città, Birgu, L-isla e Bormla (meglio conosciute come Vittoriosa, Senglea e Cospicua), candidate a diventare patrimonio UNESCO, su un caratteristico “luzzu” dai colori vivaci, al costo di 2 euro a tratta. Queste barchette sono protette, di solito, dall’occhio di Osiride: una decorazione che avrebbe il potere, secondo i pescatori, di contrastare gli imprevisti del mare, scacciando la sfortuna. Nel corso dei secoli le vele hanno lasciato il posto ai motori, soprattutto sulle imbarcazioni destinate ai turisti… ma c’è ancora la possibilità di vedere i “luzzi” originali a Marsaxlokk, dove i Fenici (che avevano imbarcazioni decorate in maniera simile) attraccarono 3000 anni fa.
3. Passeggiare tra i banchi del mercato di Marsaxlokk
A proposito di Marsaxlokk, ogni domenica mattina, lungo la passeggiata del porto, si tiene il mercato cittadino e passeggiare tra i banchi carichi di prodotti locali è un’esperienza che vale la pena fare. Inizialmente nato come mercato ittico (ti capiterà di assistere allo scarico e alla pulizia del pescato del giorno… difficilmente si troverà del pesce più fresco di così!), oggi ospita anche dolci (i “qaghaq tal-ghasel”, gli “Imqaret” fritti e i “pastizzi”, ripieni di ricotta o piselli, sono da provare assolutamente; costano 30/40 centesimi l’uno e mi raccomando: approfittane per mangiarli bollenti!), verdure, miele, saponi artigianali e altre specialità.
4. Partecipare a un’escursione in barca alla scoperta delle grotte di Dwejra
Sull’isola di Gozo, la seconda più grande dell’arcipelago, si può partecipare, insieme ad altre 5 persone, ad una bella escursione per esplorare le insenature lungo le coste della spiaggia di Dwejra. Sarà un’occasione per osservare da un’altra prospettiva le scogliere, imponenti e suggestive, e per avvicinarsi ai meravigliosi coralli che punteggiano le grotte. Il biglietto della “corsa” è di 4 euro e ad ogni partecipante sarà fornito un giubbotto di salvataggio. Cosa aspetti?
5. Visitare le saline di Xwejni
Gozo ospita una quarantina di saline, come quelle di Zonqor Point, Delimara, Marsascala, Birzebbuga e Xghajra. Ma le saline di Xwejni sono davvero spettacolari! Scavate nella roccia calcarea, consistono in una vasta distesa di circa 150 vasche dalla forma rettangolare, edificate probabilmente dai Romani o addirittura dai Greci. Ancora oggi sono in funzione nei mesi estivi, da maggio a settembre, e il sale marino estratto viene venduto in loco. La raccolta avviene a mano ed è una mansione che si tramanda di padre in figlio. È il caso di Alfred, un simpatico signore che sarà felice di raccontarti il suo lavoro, di vendere i suoi sacchetti di sale nel piccolo negozietto che possiede… e di scattare una foto insieme!
Curioso di saperne di più? Allora dovresti proprio guardare il nostro reel qui sotto 🙂